domenica 15 agosto 2010

La soluzione dei problemi..


Cercherò di affrontare un problema enorme in poche parole, vediamo se riesco a spiegarmi. Da quando il mio impegno sociale è aumentato, ed ho cominciato ad interessarmi attivamente "del mondo che mi circonda" senza subirlo in modo passivo, una delle frasi più frequenti che mi è stata detta è:" No, ma io non sono come te, a me della politica non interessa, tanto sono tutti uguali". Credetemi, moltissime persone mi rivoglono questo pensiero, trincerandosi dietro una presunta, e ancor di più giustificata, almeno secondo loro, "ignoranza sociale", riuscendo, inverosimilmente a scindere due cose, che alla fine non si possono considerare se non un unica essenza, ovvero la nostra vita. Quello che è decisamente sbagliato, all'interno della nostra cultura, è che chi ci governa, venga visto come un'entità aliena, quasi divina, persone intoccabili, inarrivabili, che si passano il lavoro di padre in figlio, o nipote, o cugino o amico amico, un circolo chiuso al pubblico, che non può e non deve essere attaccato da nessuna parte.Questo modo di pensare, che ci è stato in definitiva imposto, aiuta il potere ad asservire il popolo, rendendolo inerme difronte a tutte le sue decisioni. Per rincarare la dose, col berlusconismo, in atto ormai da più di 16 anni, si è voluto affossare ancora di più il pensiero autonomo delle persone, rendendole ignoranti culturalmente, abbassando il livello delle scuole , distruggendo l'università, tagliando i fondi alla ricerca, e diffondendo un modello di vita che tutto è tranne che partecipativo alla vita stessa.
Adesso non si trova più soddisfazione nel impegnarsi per il bene comune, nell'organizzare eventi che siano partecipativi della vita di comunità, adesso ci sono gli organizzatori di eventi, per accedervi devi far parte di una corrente di moda, devi parlare, vestire, camminare, pensare, in un certo modo, il più uniformato possibile al gruppo, non si ha più un insieme di signoli ben definiti che si aggregano per condividere esperienze, pensieri, opinioni, no non più, adesso c'è un ammasso informe di cloni non pensanti che fanno a gara a copiare in modo più vicino possibile il V.I.P di turno. Quando apriamo la porta di casa, e il marciapiede di fronte è rotto da anni, è solo colpa nostra se non è ancora stato aggiustato, quando giriamo l'angolo e c'è la strada piena di buche con cartaccie e bottiglie e mozziconi di sigaretta, che si moltiplicano, anche quello è per colpa nostra, quando passiamo accanto ad una persona che ci urta e se ne va senza chiederci scusa, in modo assolutamente incivile, anche quella è colpa nostra, quando entriamo in un negozio a comprare qualcosa e senza nemmeno che ci venga chiesto, non viene stampato lo scontrino, è colpa nostra, quando troviamo il furbo che vuole saltare la fila, è colpa nostra, quando vediamo buttare immondizia dalle auto in corsa, è colpa nostra, si è colpa solo ed esclusivamente nostra, che ci siamo scordati cosa voglia dire educazione, rispetto, civiltà. Ci è stato imposto un modello di pensare che ci porta ad essere super egoisti, qundo i più sapienti sanno, che il vero bene del singolo deriva univocamente dal bene comune.Un modello in cui gli altri sono avversari, non fratelli, in cui ci si debba vergognare dell'essere onesti, perchè altrimenti facciamo la figura degli scemi, in cui l'apparenza conta più della sostanza, un mondo in cui tutto è lasciato in sospeso, niente ha un senso, si vive per arrivare ad avere chissà cosa, o meglio nella speranza di poterlo fare. La vita del singolo in questo modo viene annientata, si perdono le ragioni per cui si sta al mondo, ci si arrende alla realtà presentataci senza cercare di fare niente per cambiarla. Se qualcuno comincia a sentire un malessere e non capisce cosa sia, cerchi di svegliarsi e di impegnarsi per qualcosa di concreto, e il bene comune mi sembra che sia una cosa molto concreta, quando vediamo qualcuno buttare una sigaretta in terra, ricordiamogli che ci vogliono 5 anni prima che quel filtro si dissolva, quando una persona non ci chiede scusa, cerchiamo di fargli notare che non è così che si vive, e che non c'è niente di male nell'ammettere i propri sbagli, anzi il segreto sta tutto li. Impegnamoci a vivere più attivamente, la società deve cambiare dal basso, non possiamo aspettare che ci venga imposto un modo "educato" di vita, partecipare alla vita di tutti i giorni, della propria comunità, del proprio paese, del proprio stato, del proprio pianeta, questo è lo spirito che ci deve guidare, il bene di tutti si traduce nel bene del singolo....



sabato 14 agosto 2010

La mia personale esperienza nel campo della manipolazione dell'informazione..


Scrivo questo articolo, primo perchè voglio farlo, ma in secondo luogo perchè me lo hanno chiesto in tantissimi. Molti si aspettano che continui a gridare la piccola, quasi insignificante, storia che mi accingo a raccontarvi.
Il 9 agosto 2010, ricevo dalla giornalista Francesca Bianchi, un e-mail nella quale mi viene chiesto di rilasciare un commento, su un problema che in questo periodo è tornato di moda nel mio paese, sul quale non mi soffermerò perchè non è importante. Quasi imbarazzato per la rischiesta, rispondo con grande entusiasmo, scegliendo bene le parole, cercando di essere conciso ma comunque chiaro, dando una mia risposta su come la penso al riguardo. Mandata l'email di risposta, ne aggiungo di seguito un'altra dove chiedo esplicitamente che non vengano fatti tagli, riporto l'email :"un ultima cosa, se utilizzi il commento, pubblicalo interamente, non spezzarmi i discorsi, me lo hanno fatto una volta e non mi è andata tanto giù.. grazie.," Fatta questa premessa aspetto con ansia di vedere il mio commento sul giornale del giorno dopo.
Come avevo sospettato però, quindi senza troppe sorprese, mi accorgo che il mio commento è stato spezzato a metà, e ricontestualizzato in modo tale da farmi dire esattamente il contrario di ciò che penso.
Chi mi conosce, può immaginare come potevo essere alterato. Decido di mandare una email alla giornalista che dice così :"Ho visto l'articolo, e come pensavo hai tagliato e cambiato parole.. Facciamo che non mi chiedi più niente.. Ciao. " , lei ha il coraggio di rispondere così in prima istanza:"sai che se non cambiavo un po' le parole beccavi una querela? Ci sono degli accorgimenti che magari non conosci... e concetti che devono essere espressi con un po' più di cautela pur mantenendo il senso del discorso. A tutela tua e nostra.

saluti ", cosa decisamente non vera, infatti il giorno dopo, su mia richiesta esplicita, il mio commento è stato pubblicato nella sua interezza, ma continuando, io le ho risposto :"A me delle querele non interessa, non devi essere te a decidere per me.. Poi bastava dirlo.. inoltre hai stravolto completamente il senso del mio discorso, adesso la gente crede che io sia a favore del referendum quando invece non lo sono... Non sei per niente affidabile" , a questo punto in contemporanea, ho pubblicato nello stato del mio facebook, che fortunatamente è molto seguito, ciò che mi era successo, e i primi commenti non hanno tardato ad arrivare.
Comunque sia, lei mi da un'altra risposta a mio giudizio ,abominevole, e mi dice:"scusa, sai noi siamo un po' abituati così, ad alleggerire i discorsi quando possono essere interpretati come offensivi tanto da poter diventare oggetto di querela... non siamo il giornalino della parrocchia, abbiamo precise responsabilità e indicazioni da seguire. Anche l'intervento di Nerini a fianco è stato alleggerito... lui lo sa che dobbiamo fare così e anche tutti coloro che rilasciano dichiarazioni o inviano materiale al nostro giornale (come a qualunque altro giornale). Dei piccoli aggiustamenti sono sempre necessari... Cmq, mi dispiace dell'inconveniente e se ti sei sentito "tradito". Eviteremo di coinvolgerti in futuro buona giornata ", io d'impatto le ho risposto, "sei una cialtrona. ti avevo chiesto espressamente di non cambiare o tagliare . poi tu l'avessi fatto bene, non mi sarei arrabbiato, non sei nemmeno stata buona a mantenere il mio punto di vista. mi hai fatto dire esattamente il contrario. comunque avremmo modo di parlarne a quattrocchi, quando verrai ad intervistare mio padre ci sarò anche io. e ovviamente con te non voglio più avere niente a che fare. " Adesso viene il bello , lei improvvisamente si accorge del mio post in bacheca e dice :"leva quel commento dalla bacheca però e manda semmai una precisazione al giornale che noi pubblicheremo, come fanno tutti. " e io le dico:" ahahhaha. perchè? ti vergogni? ti scoccia non poter fare niente? se ritiri tutte le copie vendute della nazione, io levo il commento. un'altra cosa, io non faccio mai come tutti.. "
Da questo punto in poi, ho cominciato a ricevere qualche telefonata e qualche messaggio, che mi chiedevano di stare calmo e di lasciar perdere, per il bene di tutti.. AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHA, Ma allora non ci siamo proprio capiti, io sono moralmente pulito, non scendo a certi compromessi, non sto ai giochi del sistema e del potere, e non mi vergogno di urlare ciò che faccio e ciò che sono. La rirpova è stata il fatto che una buonissima parte del paese è venuta a sapere nel giro di poche ore cosa era successo, ed ha iniziato a mandarmi la sua solidarità. Nel mio piccolo, ho subito quello che accade tutti i giorni in grande, ho assaggiato personalmente l'amaro di vedere pubblicate parole che esprimono un concetto opposto al tuo, eppure firmate da te in persona, ho capito che le persone si smoralizzano con niente, ed è molto più facile stare al sistema piuttosto che combatterlo. Io ovviamente vado avanti per la mia strada, avendo la fortuna di essermi costruito una rete di ascoltatori e di copartecipanti, che mi spingono sempre a continuare nel mio lavoro di risveglio di coscienze. Vi saluto e vi chiedo di far girare il più possibile questo articolo, in modo che tutti sappiano cosa succede ogni giorno, anche in piccolo.

Varo Cavalli