domenica 17 aprile 2011

Considerazioni sul periodo storico attuale, culture, società, migrazioni, razzismo e solidarietà




Stiamo vivendo un periodo storico a dir poco attivo, Il quadro geopolitico mediorientale, ha cambiato volto in poche settimane, e come sempre accade, dovrà passare molto tempo prima che la situazione si stabilizzi, e trovi una sua via da seguire, si spera verso la democrazia e la libertà dei popoli, fino ad oggi costretti a vivere in condizioni disumane sotto dittature, trentennali, spietate e volte a mantenere nello stato di ignoranza e schiavitù tutte le persone. Sono secoli che sfruttiamo le risorse naturali di posti, che abbiamo appositamente lasciato a livello di terzo mondo, rubando cinicamente e inesorabilmente, risorse che "non ci apparterrebbero direttamente". Tutta la nostra società, il nostro benessere, le nostre abitudini, i nostri beni materiali, si basano sullo sfruttamento indiscriminato di risorse che non ci appartengono, ma che pretendiamo di usare come nostre... Negli ultimi anni, sono state esportate anche le tecnologie e le nostre abitudini, la televisione, la pubblicità.. Improvvisamente milioni di persone, hanno ricevuto un sacco di informazioni, più o meno vere, ma che hanno piano piano risvegliato le loro coscienze, facendole rendere conto del loro stato di schiavitù, e di sfruttamento, non solo da parte nostra, che viviamo a ritmi frenetici e pieni di confort grazie alla loro sofferenza, ma anche da parte delle stesse persone che li guidano, quelle persone che loro credevano dalla loro parte, che credevano governarli nel migliore dei modi possibili, hanno visto che nel mondo non soffrono tutti come loro, che le cose da noi sono più facili, meno dure, più umane... Il seme della conoscenza e dell'informazione si è sparso piano piano tra questi popoli, grazie anche all'aiuto di singole persone che, con la loro stessa vita, hanno pagato il prezzo di voler far valere fino in fondo il senso di uguaglianza, i diritti di ogni singolo uomo, quei diritti che molti nel mondo non hanno mai conosciuto, e non conosceranno mai. Ogni giorno che passa, mi sento sempre più in colpa per come la nostra società, tanto evoluta, basi la sua sopravvivenza, sullo sfruttamento dell'altra parte del pianeta terra, non è giusto, per niente, non torna con nessuno dei bei valori che vengono decantati ogni giorno da qualsiasi parte politica o religiosa, uguaglianza, fratellanza, solidarietà.. L'unico modo di essere solidali, è RINUNCIARE a quella che ormai consideriamo come, normale quotidianità, a quelli che ormai consideriamo come diritti acquisiti, dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere per appianarci a livello mondiale, non è giusto che il 90% delle risorse del mondo, venga sfruttato per un benessere materiale da nemmeno il 50% della popolazione, mentre gli altri muoiono di fame, o vivono in condizioni per noi ormai inimmaginabili. Si, ormai inimmaginabili, perché abbiamo cancellato dalla nostra mente, non solo le parole, ma anche le immagini, le sensazioni, la sofferenza di persone che vivono in luoghi, che la nostra società non ci mostra più, occhio non vede, cuore non duole, posti dove un bambino muore di fame ogni 5 secondi, posti dove non si sa nemmeno cosa sia l'acqua potabile, posti in cui non esiste elettricità, medicine, vestiti, etc etc. Posti in cui la vita media non raggiunge i 30 anni.




Di fronte a queste cose, non si può rimanere inermi, bisogna fare qualcosa, gli stati si devono muovere, il mondo, cosiddetto , civilizzato, deve far si che in tutto il mondo si possa vivere meglio. Dobbiamo metterci in testa, che non possiamo più vivere in questo modo, non è proprio più possibile. È arrivato il momento di cambiare stile di vita.. Perché ogni giorno i supermercati buttano via circa 50 tonnellate di mangiare, e a un migliaio di chilometri di distanza muoiono di fame ogni secondo che passa?Perché? Qual'è la logica? Bisogna dire basta.. Un primo passo potrebbe essere quello di accogliere nel migliore dei modi tutti quei disgraziati , che per i più svariati motivi, stanno lasciando le loro terre, le loro famiglie, la loro vita. L'emergenza attuale della migrazione dei tunisini, ha provocato una spaccatura decisa ed evidente nel nostro paese, e non solo, anche in tutta l'Europa. Tutti hanno paura dei tunisini, si parla di persone spietate, delinquenti," i peggiori del magreb", delinquenti scappati dalle galere, e chi più ne ha più ne metta.. A questo punto vanno analizzati diversi punti, il primo è quello per cui si capisca, come mai in Tunisia ci siano così tanti "delinquenti", sempre che sia vero ovviamente. La risposta credo sia davvero facile, l'estrema arretratezza culturale, e lo stato di dittatura in cui sono vissuti fino ad oggi, ha portato la maggior parte delle persone a delinquere per sopravvivere, e quando si vive in un certo modo, anche se si cambia ambiente, si continua a provare a vivere nel unico modo che si conosce... Il secondo punto è il perché ci sia tutta questa voglia di venire in Italia, piuttosto che in qualsiasi stato Europeo, Anche qui la risposta, almeno per me, non è troppo difficile.. Come dicevo prima, la televisione, internet, la pubblicità, hanno fatto conoscere un mondo fantastico a persone che fino ad oggi, hanno solamente lottato per sopravvivere.. Un terzo punto da analizzare, e secondo me anche il più importante, sta nel fatto che arrivati qui, queste persone siano abbandonate alla nostra malavita. A Pisa, è vero che la situazione in centro ormai sia diventata ingestibile, e che bande di tunisini si facciano la guerra ogni giorno, per tenere il territorio dell'eroina, ma è possibile che nessuno dei tanti ben pensanti che mi danno del falso buonista, non abbiano ancora pensato al fatto, che questi disgraziati, delinquono, perché la nostra malavita organizzata li rifornisce di droga e li sfrutta per i suoi loschi affari? E perché il nostro stato, è connivente con la mafia, e non vuole deliberatamente sradicare in modo definitivo, il problema delle associazioni malavitose? Davvero non ci avete mai pensato? Davvero credete che un gruppo di disgraziati che non hanno niente, si sia preso con la forza il mercato della droga di una città in così poco tempo? La colpa non può essere di questi poveracci, non può.. Solo che è più facile fare discorsi razzisti, e lavarsi la coscienza con qualche discorso sulla sicurezza dei propri figli, condannando altri esseri umani alla gogna pubblica, quando sono semplicemente passati da un inferno ad un altro. E alla fine sono sempre loro a rimetterci.. Ci vorrebbe uno stato più presente, una mentalità più solidale, e meno voglia di apparire. La razza è una, quella umana, l'unica cosa che cambia, è il modo di valutare e affrontare i problemi. Io sono per cambiare le cose, rinunciamo tutti a qualcosa e doniamo a chi ha meno di noi, ripensiamo la nostra società come collaborazione continua tra persone, e non come continua concorrenza.. Il mondo non può più andare avanti così, o prima o poi ci stermineremo tra di noi ...



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