giovedì 16 maggio 2013

Supposizioni sull'omosessualità




Oggi ho provato ad immaginare, e non posso far altro che immaginare, il percorso umano di un omosessuale.. Quello che scriverò sono mie impressioni personali, quello che credo di capire in modo istintivo...
Ho iniziato a pensarci, perché ho visto passare un uomo, che, a parte il fatto che era fisicamente maschio, aveva tutto della donna, quando ho visto la figura da lontano pensavo fosse una ragazza, poi avvicinatosi mi sono accorto che era un uomo.. Mentre lo vedevo camminare pensavo a quanto gli venisse naturale essere donna, nonostante non lo fosse, e a quel punto mi sono chiesto, cosa dev'essere sentirsi profondamente e intimamente donna a tal punto da avere la percezione di esserlo, e poi guardarsi allo specchio e vedersi uomo.. La mia supposizione è che ci si senta imprigionati dentro un corpo che forse non sentiamo nemmeno nostro, il nostro essere, imprigionato dentro un involucro non riconosciuto idoneo...


Mentre ci pensavo mi sentivo sconfortato, come si può passare una vita con questo problema, sempre se le mie supposizioni sono giuste ovviamente.. Un giorno durante l'infanzia, sull'inizio della pubertà, quando iniziamo a prendere interesse per il sesso opposto, ci accorgiamo che in realtà a noi ci attrae lo stesso sesso... La nostra vita viene sconvolta ancora più del normale, non riesco proprio ad immaginare i mille problemi che possono attraversare la mente di un giovane omosessuale che scopre la sua sessualità, la paura, la "vergogna", la voglia di palesarsi oppure quella di nascondersi, anche da se stessi, magari per una famiglia bigotta che non accetterebbe mai una cosa del genere... Affrontare mille problemi, che probabilmente non finiranno mai... Poi ci sta che non sia così, che sia tutto più semplice, che ci sia in effetti una situazione in cui tutto torna perfettamente, sentirsi di un sesso ma apparire del sesso opposto, magari è bellissimo e non difficile come invece io credo che sia.. Mi piacerebbe avere la possibilità di affrontare questo discorso con qualcuno che si trova in questa situazione, vorrei capire cosa si prova e quali sono le " soluzioni " psicologiche che uno trova per affrontare anche tutte le discriminazioni che è costretto a subire ogni giorno... Voi cosa ne pensate?



- Varo Cavalli http://varocava.blogspot.com

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sabato 2 febbraio 2013

Una vita rubata






Mi sveglio verso le 6.40, e come apro gli occhi mi tornano alla mente tutti quei problemi, che mi hanno accompagnato durante la notte, facendomi avere incubi .. Mi giro e abbraccio il mio amore, dandole un bacio e sussurrandole , per non svegliarla troppo, ti amo... Mi alzo e inizia la mia giornata, anzi la lotta per la sopravvivenza .... Ascolto e leggo le prime notizie, mentre mi preparo, faccio colazione, e poi mi avvio al furgone, facendo il conto dei soldi che ho in tasca, gli unici che ho, e pensando dettagliatamente a cosa mi servono, carburante, mangiare, bollette Etc Etc... Sono già molto nervoso, darei qualsiasi cosa per rimanere un altro pochino a letto con la mia dolce metà, ma devo andare, il dovere mi chiama... Più che il dovere, mi chiamano le spese che devo sostenere, la pressione è tanta, devo lavorare più che posso ... Parto e penso a quanto vorrei fare le mille cose che dobbiamo fare in casa, visto che ci siamo tornati da pochi mesi, io e il mio amore insieme, organizzando la nostra vita e il nostro nido... Ma purtroppo non c'è tempo, mi aspettano su un cantiere... Mentre vado, ascoltando come sempre tanta musica , non faccio altro che pensare alle cose che vorrei fare, al tempo che vorrei trascorrere con le persone che amo, a tutti i posti che vorrei vedere, per poterli fotografare, per poterli vivere, per conoscere altri luoghi, Altre persone, per passare il tempo con il mio amore, scoprendo il mondo insieme a lei.. Vivere la nostra vita con calma e senza troppe pretese.. Invece no, devo muovermi per arrivare sul cantiere, oggi finisco così posso portare il conto e risquotere quella miseria che mi farà tirare avanti un altro pochino... Ormai è più di un anno che mi fa male il gomito, ma non posso fare a meno di lavorare comunque , perché se sto a casa in malattia non mi viene retribuita.. Riesco a finire tutto in tempo, menomale, un pensiero in meno.. Andando via passo dal supermercato a fare un po' di spesa, ovviamente un discount dove tutto costa meno... Prendo il minimo indispensabile, stando attento anche ai 50cent .. Non guardo più alla qualità ma solamente al prezzo, purtroppo... Mentre faccio la spesa penso a quanto sia ingiusta questa situazione, specialmente perché alla radio, diffusa all'interno del supermercato, in questo momento sta parlando il politico di turno, che vive alle nostre spalle nei privilegi più diversi, promettendo meno tasse per tutti e più servizi!!




Nel frattempo la mia dolce metà cerca di tirare avanti col suo negozietto, il sogno portato alla realtà con tantissimi sacrifici, impegnandosi con tutta la passione che si può avere nel portare avanti qualcosa che ci piace, che ci riempie l'anima... È un artigiana nel campo della lavorazione di argento e pietre dure, crea gioielli e composizioni anche su misura,e per ogni avvenimento.. Purtroppo la crisi sta colpendo tutti, e la maggior parte delle persone non ha i soldi per comprarsi da mangiare, figuriamoci per fare dei regali o per lavarsi qualche sfizio... Siamo schiavi di un sistema creato da noi stessi, stiamo facendo sacrifici per una cosa virtuale che serve a far arricchire pochi, e che si prefigge di tenere la maggior parte della popolazione mondiale ai limiti della povertà, per poter continuare a godere dei propri privilegi. Ci stanno rubando la vita, il poco tempo che abbiamo a disposizione lo sprechiamo a cercare di sopravvivere in un sistema fatto appositamente per distruggerci, giornate intere a lavorare senza concludere nulla, senza nessun miglioramento, senza nessuna tregua. Tenuti sulle spine 24/24 dal sistema ... Siamo schiavi, niente di più e niente di meno. Lavoriamo per comprare il carburante per andare a lavorare... Siamo in competizione gli unì con gli altri, invece di essere in collaborazione.. Il sistema è progettato nei minimi dettagli per abbattere ogni tipo di autostima, di orgoglio, di sogno... Siamo costretti a lottare per vivere, quando potremmo stare tutti infinitamente meglio.. Ogni volta mi ripeto, ma se crescessimo fin da piccoli con l'idea di collaborazione e di solidarietà, invece che con la competizione e la sopraffazione, il mondo andrebbe decisamente meglio, c'è bisogno di una rivoluzione culturale, devono cambiare i valori e le ambizioni..
Siamo tutti esseri umani, e siamo tutti sulla stessa terra, come possiamo non capire certe cose.. A volte mi capita di leggere scritti importanti del passato, filosofi, scrittori, che dicono esattamente le stesse cose, ma in quasi 2600 anni niente è cambiato, siamo sempre al punto di partenza, dove tutti si fanno la guerra tra loro, e dove i sentimenti negativi la fanno da padrone.. Riusciremo mai a cambiare..?




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Location:Fiume Arno,Pisa,Italia