giovedì 8 luglio 2010

Un giorno da dimenticare




Ieri a Roma, si è verificato l'ultimo, in ordine di tempo, evento drammatico causato da questo governo mafio-fascista. Cinquemila terremotati dell'Aquila si sono dati appuntamento per le strade della capitale, per manifestare contro questo governo, che improvvisamente si è scordato che un'intera popolazione, o almeno i due terzi, vive da più di un anno dentro a tende, baracche, camper, si è scordato che l'economia della città non esiste più, si è scordato che gli aquilani vorrebbero lavorare, anche se giovanardi, quel bastardo, si è permesso di apostrofarli in questo senso, si è scordato dei morti e delle sofferenze degli uomini.. Quindi si è deciso di accogliere i manifestanti nel migliore dei modi, con la polizia in tenuta antisommossa, che ovviamente si è data abbastanza da fare producendo due feriti e tanti tafferugli. Mi mancano parole che non siano offensive, per descrivere il comportamento, non solo della gerarchia che porta a impartire ordini del genere, ma anche dei singoli che li eseguono. Come si può prendere a manganellate un terremotato? qualsiasi cosa faccia, un uomo che ha perso tutto a livello materiale, probabilmente ha subito lutti e vive nella disperazione continuata 24/24 da ormai troppo tempo, come si fa?
Mi vergogno di essere nato in questo paesucolo di ladri presuntuosi, fascisti e mafiosi, mi fate schifo, ma un giorno, nemmeno troppo lontano, le cose cambieranno, ve lo prometto..




- Varo Cavalli http://varocava.blogspot.com

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