mercoledì 6 gennaio 2010

Pochi secondi






Ciao amore, volevo salutarti, voglio farlo attraverso tutti, visto che noi non possiamo più farlo personalmente, volevo ricordarti che ti amo tantissimo e che sei stata la persona più importante e meravigliosa della mia vita, volevo dirti che non passa un secondo senza che io pensi a te, e volevo dirti che in fondo al cuore io spero sempre che tu riappaia improvvisamente, come per magia... Per me, è sempre tutto esattamente come prima, per me è successo tutto ieri, e non dieci mesi fa, ti sento sempre accanto a me, e ogni volta che mi giro spero sempre di incrociare il tuo sguardo. Ti amo tanto cucciolina, e mi manchi anche di più..
Per sempre insieme. . Ti Amo..

Varo Cavalli. http://varocava.blogspot.com/


Alcune citazioni e poesie che mi emozionano...



Semplicemente, senza che un solo angolo del suo volto si muovesse, e assolutamente in silenzio, iniziò a piangere, in quel modo che è un modo bellissimo, un segreto di pochi, piangono solo con gli occhi, come bicchieri pieni fino all'orlo di tristezza, e impassibili mentre quella goccia di troppo alla fine li vince e scivola giù dai bordi, seguita poi da mille altre, ... e immobili se ne stanno lì mentre gli cola addosso la loro minuta disfatta.


---------------La vita è più di un semplice respirare... ----------------------------------------------------------------------


Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento. Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato. Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo. Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza. Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce. Ogni guerriero della luce ha mancato a i suoi doveri spirituali. Ogni guerriero della luce ha detto "si" quando avrebbe voluto dire "no". Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava. Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore". Paulo Coelho Il Guerriero Della Luce  


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"io sono uno,uno soltanto e tuttavia sono uno.non posso far tutto e non di meno posso far qualcosa.non mi rifiutero'di fare il qualcosa che posso fare"(h.keller)
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il tuo ricordo e'in me..pungente e schietto come il colore di quelle rose sbocciate nella brezza d'aprile...scompiglia i miei pensieri... (jimenez)
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-Forse non essere è essere senza che tu sia, senza che tu vada tagliando il mezzogiorno come un fiore azzurro, senza che tu cammini più tardi per la nebbia e i mattoni, senza quella luce che tu rechi in mano che forse altri non vedran dorata, che forse nessuno seppe che cresceva come l'origine rossa della rosa, senza che tu sia, infine, senza che tu venissi brusca, eccitante, a conoscere la mia vita, raffica di roseto, frumento del vento, e da allora sono perché tu sei, e da allora sei, sono e siamo, e per amor sarò, sarai, saremo. (neruda)
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- Nessuna più, amore, dormirà con i miei sogni. Andrai, andremo insieme per le acque del tempo. Nessuna viaggerà per l'ombra con me, solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna neruda..
------------------------------"io non ho bisogno di denaro,ho bisogno di sentimenti,di parole scelte sapientemente,di fiori detti pensieri,di rose dette presenze,di sogni che abitino gli alberi,di canzoni che facciano danzare le statue,di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti.."(a.merini)-----------------

Varo Cavalli. http://varocava.blogspot.com/

L'indifferenza




E' a causa degli indifferenti ,che i potenti possono fare ciò che vogliono, nella vita bisogna stare da una parte e difenderla se necessario, vivere senza essere "partigiani" vuol dire vivere con indifferenza, e per me non ha alcun senso, mi piace lottare per le mie idee, per quelli che credo siano dei buoni valori, mi piace comunicare in tutte le forme possibili, e mi piace usare fb, che non è assolutamente un gioco, per raggiungere più persone possibile e cercare di comunicare con loro... la mattina quando mi sveglio, penso a me, e mi vedo inserito in una società che non mi da nessuna sicurezza in niente, allora inizio a pensare a come cambiare le cose, e ci provo fino a che non torno a letto... la vita è più di un semplice respirare...
Varo Cavalli. http://varocava.blogspot.com/

Nel 450 a.c. Circa, ad Atene la pensavano così.. Riflettiamo..





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Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui - ad Atene - noi - facciamo così!

Paolo Rossi da Pericle




Varo Cavalli. http://varocava.blogspot.com/

Lettera di un cittadino Qualunque



Cari amici
>
> ho ricevuto, non so da chi, la seguente lettera.
>
> E' un po' lunga, ma riassume bene tutti i motivi che mi fanno sentire a
> disagio nell'accettare che che il nostro paese sia guidato e
> rappresentato dal signor Berlusconi.
>
> Un saluto a tutti.
>
>
> ""
> Signor Presidente,
>
> Lei si è chiesto ed ha chiesto ai suoi più stretti collaboratori:"perchè
> mi odiano?"
>
> Io sono un signor nessuno, uno dei sessanta milioni di italiani senza
> volto e senza nome, buoni solo per comparire come unità statistiche nelle
> rilevazioni demografiche. Comunque, visto che lei ha fatto una domanda,
> per quello che conta il mio parere, vorrei risponderle. Io sono tra
> quelli che la odiano, nel senso che non la amano.
>
> Intendiamoci: trovo l'odio un sentimento disdicevole. Ho ricevuto
> un'educazione cristiana, sebbene l'abbia rinnegata; però certi valori mi
> sono rimasti dentro. Nella mia vita ho cercato di essere sempre dalla
> parte dei deboli e di trovare mille attenuanti per chi ha sbagliato.
> Eppure nei suoi confronti provo un "non amore" irrefrenabile.
>
> Stia tranquillo: sono un uomo di pace: faccio fatica anche ad ammazzare
> le mosche;perciò il mio odio non si tradurrà in altro che in un desolato
> isolamento. Scuoto la testa e da lei traggo insegnamento, per me e per i
> miei figli, di quanto non sia esempio da imitare.
>
> Lei non conosce me, ma io conosco lei, dai tempi in cui ella era un
> oscuro costruttore edile quando, sindaco Carlo Sangalli (ora Presidente
> della Camera di Commercio di Milano) fondò l'Edilnord e iniziò a
> costruire a Brugherio. Ricordo le sue liti con la civica amministrazione
> di quella città per gli abusi edilizi e come, già allora, avesse il vezzo
> di ottenere con la prepotenza quello che non avrebbe potuto ottenere
> secondo la legge. Poi l'ho seguita nella sua avventura con
> Telealtomilanese e ancora con l'avvio delle Sue reti televisive. Ricordo
> la legge Mammì, ricordo Craxi (che ho conosciuto di persona) e gli
> indebiti favori che ella ha ricevuto e ricambiato con sostanziose
> tangenti.
>
> La conosco, Signor Presidente: abito a cento metri in linea d'aria dagl
> studi di Mediaset ed a un Chilometro da Milano Due, che ella ha
> costruito. Non parlo per "sentito dire" ma perchè ho testimonianza
> diretta di quello che Ella è.
>
> Devo dire che la Sua, non fosse una figura moralmente indecente, sarebbe
> da ammirare per la genialità: non ha sbagliato nulla. E' partito con una
> piccola impresa, a debiti e con finanziamenti di cui lei non ha mai bene
> rendicontato ed ha costruito un impero, con fredda logica e con assoluta
> lungimiranza. Lei dice che è entrato in politica nel 1994; non è vero.
> Lei ha preparato il terreno molto, molto prima. Lo ha fatto comprando il
> Milan, con le sue televisioni.
>
> Più che merci lei ha comprato coscienze.
> Lei ha compreso molto bene cosa sia il marketing e quali siano le
> tecniche di vendita. Non fa mai nulla che non abbia un riscontro positivo
> nei sondaggi.
>
> Per lei non ha valore morale quello che fa: ella non è il "Principe"; ha
> un disegno preciso, che coincide col suo interesse personale. Però ha
> capito molto bene che, per avere consenso, deve azionare delle "leve",
> che corrispondono ai processi di immedesimazione di emulazione.
>
> Lei ha trasformato un perdente in un vincitore, un debole in un forte, un
> povero in un ricco; e questo è il suo autentico miracolo. Tutto nella
> finzione, ovviamente.
>
> Però, e anche questo è un Suo "merito". Lei ha saputo rendere labile il
> confine tra realtà e finzione. Lei è "nudo", come quel famoso Re; eppure
> lo stuolo di cortigiani e di folle osannanti che la seguono sono pronti a
> giurare che ella sia bello, invincibile, munifico.
>
> Dal Principe di Machiavelli ha sicuramente imparato una cosa: il fine
> giustifica i mezzi; ecco perchè non è mai andato per il sottile. Per lei
> Lo Stato è un'azienda, la cultura un optional, la povertà un
> "inconveniente" come arditamente l'ha definita.
>
> Lei ha capito bene, come il Mefistofele che "la moneta cattiva scaccia
> quella buona" e, più ancora, che se getta a terra una manciata di monete
> la gente si accapiglierà per raccoglierle.
>
> Lei, da perfetto populista si appella al popolo perchè ratifichi le sue
> scelte. Ma cos'è il popolo, chi è il popolo? E' forse un monolite che,
> unum corde, prende decisioni all'unisono? No, lei lo sa benissimo, perchè
> è contornato da statistici, che il popolo non esiste se non come somma di
> tante unità che compongono l'insieme.
>
> Lei sa che si compone e si scompone in continuazione e perciò ha bisogno
> di suggestioni in cui riconoscersi. Il popolo è:
>
> * quello che pochi giorni prima gridava " Osanna al figlio di David" e ,
> poco dopo urlava a Pilato: "Libera Barabba".
>
> * quello che sotto il balcone di Palazzo Venezia urlava in delirio per il
> Duce che annunciava la dichiarazione di guerra alla Francia e poi, dopo
> vent'anni sputacchiava il cadavere del duce nella polvere, prima che
> fosse appeso a un distributore di benzina.
>
> * quello che al nord odia i "terroni" e al sud odia i "polentoni";
>
> * quello che si divide negli stadi, che si divide su tutto, che perde le
> staffe quando è in coda, quello che cerca di non pagare le tasse e,
> potendo, porta i denari all'estero.
>
> Lei ha saputo trarre il peggio da questo popolo e ha fatto leva sui suoi
> peggiori istinti. Ha contribuito grandemente ad affossare la nostra
> cultura a fare di questo paese, una volta perla della civiltà, patria
> della pittura, della scultura, della musica, un paese a rimorchio della
> peggiore cultura altrui.
> Le soap opera, i programmi violenti e dozzinali che le sue televisioni
> somministrano al popolo, hanno contribuito grandemente a distruggere quel
> patrimonio di saperi che hanno fatto dell'Italia uno dei paesi più
> ammirati nella storia della civiltà.
>
> *Lei ci ha lasciato il cafonal, l'idea che bisogna a tutti costi
> primeggiare, essere vincenti.
>
> *Ha convinto i poveri e gli stolti che la fortuna può "baciare tutti" e
> che i cieli siano sempre azzurri: basta solo essere ottimisti.
>
> * Ha definito la politica un teatrino, cancellando, con questo giudizio,
> secoli di civiltà ereditati dall'ellenismo, dal continuo interrogarsi
> dell'uomo sulla società, sui suoi poteri e limiti in rapporto ai diritti
> dell'individuo.
>
> * Si è preso burla della civiltà giuridica, ha definito i giudici
> "persone mentalmente disturbate". Ha spiegato a milioni di italiani che è
> meglio "avere" che "essere".
>
> * Ha insegnato che non serve rispettare le regole; anzi: se queste non
> corrispondono ai tuoi personali disegni fai in modo di cambiarle.
>
> * La Casa di tutti l'ha trasformata nella casa dei vincitori, a qualsiasi
> costo e a qualsiasi prezzo, anche quello della indecenza.
>
> * Ha insegnato agli italiani che la corruzione, il rampantismo, lo
> sgomitare per farsi largo sono la via giusta per affermarsi e che il
> diritto e la ragione sono solo armi per i deboli. Vae victis.
>
> Ecco perchè non la amo signor Presidente, perchè lei è l'opposto di tutti
> quei valori in cui credo, che sono l'onestà, la sussidiarietà, la
> solidarietà, l'altruismo, la compassione, la valorizzazione dei saperi,
> delle bellezze naturali e artistiche di questo grande e meraviglioso
> paese. Non credo nel demonio Signor Presidente, ma se esistesse avrebbe
> il suo volto. Detto questo provo pena per lei che è stato colpito nel
> fisico da un atto sconsiderato.
> Io, da perfetta nullità, ho solo un'arma per poterLa colpire: il voto.
> Purtroppo subirò il suo potere, indifeso come sono d'innanzi alla sua
> forza devastatrice. Ma me lo consenta: di quello che lei fa, non c'è
> nulla di fatto in nome mio.
>
> Con disistima


Varo Cavalli. http://varocava.blogspot.com/