domenica 10 gennaio 2010

L'appuntamento


Esco di casa , una raffica di vento fortissimo mi coglie improvisamente, quasi impreparato,
barcollo un po' e riprendo la mia strada verso il furgone. Ho un appuntamento di lavoro, mi piace sempre essere puntuale, ma credo che stavolta arriverò un pochino in ritardo... Accendo per il momento la radio, non ho tempo di sistemare iPhone per ascoltare la mia musica. C'è un tg, invece di cambiare stazione decido di ascoltare qualche notizia.. Noto come sempre che i giornali sono, purtroppo, pieni di notizie spiacevoli, ma forse questo fatto potrebbe anche essere considerato, sempre purtroppo, normale, visto che siamo tantissime persone nel mondo, le storie da raccontare sono molteplici, ed allora "abbiamo" deciso di riportare solo quelle più rilevanti, inconsuete e gravi.. Il vero problema, secondo me ovviamente, sta nel modo in cui i giornalisti di oggi, danno la caccia alle notizie, e di come trattano la vicenda che seguono in quel momento, cercando sempre di spingere sui punti più dolorosi per aumentare l'odiens. Mi torna alla mente quando, subito dopo il rovinoso terremoto dell'Aquila, Bruno vespa mandò uno dei suoi ad intervistare quell'uomo che avevano tolto vivo dalle macerie, ogni tanto una buona notizia, dopo ben tre giorni, nei quali ovviamente il suo corpo e il suo cervello, erano stati sottoposti ad un enorme momento di stress. Riporto, stilizzata, un intervista tipo ad un qualsiasi sopravvissuto ad un evento catastrofico..
Giornalista: Ha avuto paura?
Vittima: certamente
Gior.: ma ha pensato di morire?
Vit.: si sono stato male, inoltre ho perso molte persone che conoscievo.
Gior.: ma adesso che la sua vita è rovinata cosa farà? Ci dica!!
Vit.: guardi non so davvero, adesso non lo so proprio.
Gior.: senta, ma ha sofferto molta fame? Ha già mangiato? Quali sono i suoi sentimenti?! Sicuramente avrà paura, sarà shockato, ma è sicuro di stare bene?!?




Questo per descrivere brevemente come noi esseri umani, o almeno la maggior parte, non riusciamo proprio ad essere sensibili, e soffrire realmente per le disgrazie di un altro essere umano.. Per quale logica, si può andare da un uomo, appena uscito da una tragedia, e ricordargli per filo e per segno ciò che ha passato, sperando quasi che pianga mentre lo racconta, solo per l'odiens..

Cazzo l'autovelox, menomale andavo entro il limite di velocità, non mi piace andare forte, rischiando stupidamente la mia vita, ma sopratutto quella degli altri, comunque ritorno nel mio mondo;
Bisogna fare una considerazione, l'odiens non è un soggetto singolo, ma un insieme di persone che vengono monitorate, e in base a cosa guardano loro, vengono fatte delle statistiche generali.. Ogni volta che sento i dati auditel mi cascano istantanemente le palle in terra, e vengo assalito da uno sconforto avvilente, e penso " ma che gente c'è in giro, possibile che, nonostante abbiamo avuto tutti la stessa istruzione e vivendo nella stessa nazione, non ci sia un livellamento non solo culturale, ma anche diciamo di usi e costumi?!?!".. Il sistema televisione, è un lavaggio del cervello che va avanti ormai da quindici anni almeno, il popolo è stato canalizzato all'interno di format predefiniti, uno per ogni gusto, e questo ci ha quasi rovinato definitivamente.
Per nostra fortuna, l'avvento della rete ci ha permesso di ritornare alla realtà, almeno a noi che la conosciamo e la maneggiamo con attenzione e rispetto...
Eccomi arrivato, solo tre minuti di ritardo, ci si può stare, d'altronde non posso mica sempre essere perfetto no?!? Sarei contro natura!!! E tirate le mie solite imprecazioni mi avvio col sorriso a lavorare....

 Varo Cavalli . http://varocava.blogspot.com/






- Posted using BlogPress from my iPhone

4 commenti:

  1. Sapevo già da tempo che eri un "ganzo" come diciamo noi toscani anche se venuti dal nord.
    Affascinante l'immersione della tua vita "privata" in quella della comunità.
    I contenuti poi li condivido tutti.
    Mi sembra che spesso se ne parli "gomito a gomito".

    RispondiElimina
  2. Dai 3 minuti di ritardo...ci puoi stare!!
    Lo vidi anch'io quel servizio e mi fece abbastanza schifo, come del resto mi fa schifo quando vedi servizi su una famiglia sterminata, e all'unico superstite gli chiedono "come si sente?" Ma come vuoi che si senta, pezzo d'imbecille? Vorresti che si mettesse a ballare la rumba??
    A volte rimango senza parole, e parolacce...e ne ho un dizionario ben fornito di quest'ultime!
    Ciao varo
    Mikepisa

    RispondiElimina
  3. Complimento per il tuo Blog Amico Mio,

    sono sicuro che prenderà buona parte del tuo tempo (quando mai nella tua vita hai fatto una cosa tanto per fare o senza metterci tutto te stesso...!?!). Sono convinto che darà voce ai tuoi pensieri, alle tue emozioni, alla tua cratività e, alla tua rabbia..........

    Concedendo ai visitatori come me,
    di riflettere..., di pensare..., di ammirrare una bella foto (quante emozioni che può dare un gesto così semplice....), ma io mi auguro onestamente, che mi faccia anche, "Sorridere".....

    Perchè il mondo è sicuramente una merda!!! Ma noi (sicuramente), ne facciamo parte per condannare e combattere certe situazioni, ma (penso)che per renderlo veramente migliore.... Bisogna anche raccontare quello che c'è di bello e, provare a vivere con più ottimismo (che non deve significare indifferenza...).

    Penso che la speranza e la possibilità di migliorarsi (in qualsiasi situazione) finisca nel momento stesso che smettiamo di credere che ciò sia possibile?!?!?!?

    Almeno questo è quello che adesso mi passa per la testa..........

    Frenky

    RispondiElimina