venerdì 14 maggio 2010

Pensieri e Parole..

Sto passando un periodo di sfiducia totale verso il genere umano, se ognuno di noi riuscisse a fermarsi per un attimo, e riuscisse a dare un'occhiata a ciò che lo circonda, forse tutto andrebbe meglio, ma non sempre è così. A volte le persone si fermano e cercano di capire chi sono dove sono e cosa fanno, però, finita la riflessione si dimenticano ciò che hanno capito e continuano a perseverare nel loro errore, nel loro egoismo. Mi ci metto anche io ovviamente, ma almeno io,  faccio lo sforzo di ragionare sulle cose, e me le scrivo per ricordarle.. Nel mio iphone, sono sparse riflessioni di ogni genere, e ogni tanto le vado a ricercare per non dimenticare nulla di ciò che ho capito, o presumo di avere fatto. Continuo a chiedermi ogni giorno, come possa essere possibile che in così tanti anni di storia, l'uomo non abbia ancora raggiunto uno stadio di semistabilità, di uguaglianza, di consapevolezza. Per quale motivo alcune persone riescono a capire certi concetti, ed altre no? Come non si può capire che il bene comune è sicuramente più vantaggioso del bene del singolo?
Quali fattori entrano in gioco, nel comprendere o nel non comprendere, certi pensieri "oggettivamente" validi? cosa cambia da un individuo all'altro quando si trovano davanti ad un problema? Sono domande che mi pongo ogni giorno, a cui sto cercando una risposta, di tipo metodologico, ovvero trovare un metodo standard per far eseguire al cervello quei passi che a me sembrano tanto naturali, ma che in realtà, come possiamo ben vedere, non lo sono.
 Nel corso della mia vita, purtroppo ho incontrato poche persone, pochissime, che si danno da fare per migliorare se stessi e gli altri, per un bene comune, questo mi scoraggia molto, ma è più forte di me, devo risolvere questo problema, e se avrò tempo, prima o poi ce la farò, troverò la parola chiave per cambiare la mentalità delle persone, o almeno lo spero... Nel frattempo vi saluto tutti, e continuo nella mia infinita evoluzione...

Varo Cavalli

5 commenti:

  1. purtroppo caro Varo..l'egoismo è da sempre il fulcro della cultura umana e ti sono nel cuore e vicino nella tua riflessione...Anch'io molto spesso , come te, mi fermo a pensare e a pormi certe domande e come noi, sicuramente anche altre persone lo fanno...magari saremo la minoranza..ma ,come dice il proverbio..meglio pochi ma buoni. Alla fine di tutto quello che resta sono e saranno sempre i fatti...e il fatto che persone come te e come me, cerchino nel loro piccolo con i fatti di migliorare le cose..beh a mio avviso è sempre un punto di distinzione positiva...sono con te!!!!
    Francesco Thomas Ferretti

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  2. Da "Il gene egoista", Richard Dawkins.

    "La Natura non conosce quello che noi definiamo "altruismo" in senso pieno, questo è un concetto "culturale", non biologico. Ma gli uomini sono la sola specie che può svincolarsi dal destino bio‐evolutivo e organizzare una società nella quale la selezione possa avvenire in tempi e modi controllati.L'uomo, inteso come Umanità, ha l'intelligenza, la razionalità e il libero arbitrio. Può dunque opporsi, combattere, svincolarsi, concepire e vivere forme di altruismo volontario, genuino e disinteressato."

    Purtroppo questa forza per andare "contro-natura" non ce l'abbiamo, e' molto piu' facile assecondare i nostri geni egoisti.
    Triste. Ma e' cosi.

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  3. A me non piace assecondare i geni egoisti, visto che ne ho consapevolezza, preferisco fare fatica per migliorarmi costantemente, certo di avere la forza per affrontare qualsiasi
    cosa...

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  4. “Oggi, però, sappiamo che quando si ha a che fare con una specie sociale non bisogna
    considerare solo l'individuo, ma l'intero gruppo di appartenenza. Darwin applicò questo
    ragionamento alla specie umana nel 1871, in L'origine dell'uomo. La sopravvivenza e la
    prosperità di un gruppo sociale dipendono in larga misura dalla cooperazione armoniosa
    dei membri del gruppo, e questo comportamento deve essere basato sull'altruismo. Tale
    altruismo, perseguendo la sopravvivenza e la prosperità del gruppo, comporta anche vantaggi indiretti per gli individui che lo compongono. Quindi la selezione favorisce il
    comportamento altruista.
    In effetti, in anni recenti è stato dimostrato che la promozione dell'altruismo da parte
    della selezione naturale è un fenomeno diffuso fra molti altri animali sociali. Forse, allora,
    è possibile sintetizzare la relazione fra etica ed evoluzione affermando che, nei gruppi
    sociali, la selezione naturale favorisce l'altruismo e l'armoniosa cooperazione. La vecchia
    tesi del darwinismo sociale - quella di un egoismo intransigente - era basata su una
    comprensione incompleta degli animali, in particolare delle specie sociali.” (Ernst Mayr «Le Scienze» n. 385, settembre 2000)
    Anche recenti studi di neuroscienze che utilizzano la fMR hanno scardinato le teorie, supportate da alcuni psicologi e ricercatori, secondo cui il comportamento cooperativo era il risultato della conscia soppressione dell’egoismo innato modulata dalla corteccia prefrontale. Questi lavori evidenziato come l'altruismo(e l' empatia, ad esso strettamente correlato)abbia basi biologiche(che andrebbero ricercate nel solco temporale superiore posteriore, i neuroni specchio e la diversa attivazione dell’amigdala), che possono in seguito essere diversamente sviluppate tramite l’educazione.

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  5. L' egoismo credo sia innato nella natura dell' uomo.
    Già esserne consapevoli e operare autocritica è fondamentale.
    Non tutti la fanno. Io per primo.
    Parlare di queste cose è molto importante.

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