sabato 10 aprile 2010

Il paradosso della maggioranza..



Uscendo di casa, per portare fuori drago, trovo un bel regalino proprio davanti alla porta, uno di quelli marroni che non profumano, e che vengono fatti dai nostri amici a quattro zampe, Drago annusa e passa avanti, io, tirati i primi moccoli, penso al padrone; lo immagino mentre tenta di tirare il cane, con la testa girata dalla parte opposta, per far finta di niente.. Penso alla sua meschinità, e al fatto che abbia probabilmente già rimosso tutto dalla testa. Infatti noi italiani siamo famosi per i lavaggi di coscienza immediati, se nessuno ci becca sul fatto, siamo moralmente a posto... Decido di andare avanti, non posso sempre soffermarmi su tutti i problemi del mondo!!! Caso vuole che il giorno ci sia stato il mercato sulla strada, la buona abitudine dei mercatari vuole, che finito il mercato si lasci una distesa di sudicio a terra, che potrebbe fare invidia in alcune situazioni, anche ad una strada Campana. Allora penso ai singolo soggetti che lasciano tutto quello schifo, solamente perché lo fanno tutti e funziona così! Il mercataro si sente al di fuori della buona educazione, e autorizzato nel fare ciò che fa... Io onestamente non ce la farei mai, spesso raccolgo anche il sudicio degli altri perché non ce la faccio proprio a vedere certe cose.. Drago annusa e passa avanti, io tra un imprecazione e l'altra, decido di passare oltre.. Continuando nella nostra passeggiata, arriviamo al punto di dover attraversare la strada per raggiungere la tanto ambita meta di Drago, i giardinetti!! Ecco, quella strada dovrebbe essere a senso unico, ma la maggiorparte dei Marinesi(abitanti di Marina di Pisa) la usa come doppio senso, tutto per non fare 196 metri in più. In macchina non mi sembrano un infinità, ma in Italia siamo famosi per prendere tutte le scorciatoie possibili, e per riuscire sempre a raggirare le regole, tanto anche se li beccano, non c'è certezza della pena, quindi dove sta il problema?!?!
Con molta cautela attraversiamo e arriviamo nei giardinetti, mentre Drago fa il suo giro di ricognizione e consolida il suo territorio, pisciando praticamente ovunque, io mi guardo intorno, ci sono un gruppo di studenti delle scuole medie che rumoreggiano sulla panchina aspettando il Bus, do un occhiata furtiva alle altre panchine della piazza, sono tutte imbrattate con scritte di qualsiasi tipo, solitamente nomi di amiche, con sotto le offese scritte in un altra calligrafia, e mi chiedo, perché la maggioranza delle persone scrive su tutto ciò che li capita sotto mano? Perché non c'è mai rispetto per le cose comuni, o semplicemente, non nostre? Perché ci sentiamo autorizzati a fare una cosa? solo perché la fa la maggioranza? E la vecchia storia che ci dicevano da piccoli? Quella che dice" ma se lui si butta dalla finestra, ti butti anche te?" non funziona più?
In generale, ogni volta che vedo una cosa, oggettivamente sbagliata, commessa reiteratamente dalla maggioranza delle persone, mi concentro sul singolo individuo che la commette, perché alla fine è una serie di singoli che formano una maggioranza, e penso al fatto che come io e la minoranza, abbiamo capito che certi comportamenti sono oggettivamente sbagliati, e non vanno semplicemente fatti, magari prima o poi lo capiranno tutti, poi mi chiedo, ma se di solito le maggioranze di persone vengono definite caproni o comunque soggetti che necessitano di un rivedersi in una figura che li rappresenti tutti, allora perché le maggioranze sono più importanti delle minoranze? Inoltre, chi ha il giusto metro per decidere quali sono le cose "giuste" e quelle "sbagliate"? Perché i miei valori dovrebbero essere superiori a quelli degli altri o viceversa? Arrivo quindi ad un punto fondamentale del mio ragionamento, è veramente giusto che in democrazia, la maggioranza vinca? Se pensiamo che la maggiorparte dei votanti in un paese qualsiasi, non ha la stessa cultura della minoranza, perché purtroppo nel 2010 abbiamo ancora seri problemi di istruzione/informazione, allora il paradosso si fa avanti, la classe dirigente rappresenta una manica di ignoranti, maleducati, menefregisti, egoisti, truffaldini, disinformati, arroganti etc etc etc... Ed una certezza si fa strada nella mia testa, che continueremo a prenderlo nel c**o ancora per molto molto tempo.. Sono ormai quasi rassegnato per il nostro futuro prossimo...



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Varo Cavalli http://varocava.blogspot.com

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1 commento:

  1. Affrontare il problema del governo delle maggioranze credo non sia cosa da tutti i giorni.
    Ricordiamo sinteticamente le due definizioni di democrazia. Democrazia diretta nella quale il potere è esercitato direttamente dal popolo, come avveniva dall’antica Grecia, dove i cittadini si riunivano nell’agora (oggi la piazza).
    Democrazia indiretta dove il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo (il parlamento. Il nostro Paese essendo una repubblica parlamentare è una democrazia indiretta che usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum e l’niziativa popolare.
    Oggi traducendo in tutte le lingue la parola riforme,in Italia si sta operando per traghettare la Nazione da repubblica parlamentare a repubblica presidenziale o semi presidenziale.
    Tale trasformazione prevede un radicale cambiamento nel sistema di separazione dei poteri
    e di controllo tra i poteri medesimi.
    Certo il cambiamento, se veramente necessario può essere realizzato, ma è elementare pensare di ottenerlo con il contributo di tutti e tenendo di conto della attuale situazione del Paese. In sintesi si cambiano forme e regole e quindi tutti hanno il dovere e devono avere pari possibilità di poter contribuire. Sempre che tutti ne vedano la reale necessità!!!
    Trasformazioni di tale portata non possono essere dettate da ragioni e motivazioni personali o corporartive o peggio ancora fomentate da settori di cittadini che vivono ampiamente al di fuori della legalità.
    A mio avviso, prima ancora di ragionare sulla questione brevemente tratteggiata, dovremmo disquisire su un altro problema quello dei valori sui quali inevitabilmente si deve radicare una società.
    Se oggi un cittadino non totalmente rincoglionito dagli input televisivi e dagli imbonitori di turno si pone la semplice domanda:”Quali sono i valori che determinano i comportamenti del così detto vivere civile che producono il massimo possibile della libertà e della felicità, in senso lato, delle comunità?” si troverà disperatmente isolato e in minoranza. Quasi sempre deriso se non umiliato da una maggioranza che predica un solo valore quello del potere-denaro-immagine.
    In questo possibile quadro di riferimento pensare a delle riforme statuali che diano impulsi positivi alla comunità nazionale mi sembra veramente poco probabile.
    Credo si possa legittimamente ipotizzare che il risultato finale sarebbe quello di ritrovarci a vivere in una dittatura vera e propria imposta da un ristretto numero di soggetti sostenuti da una maggioranza di cittadini genuflessi davanti al capo supremo e dallo stesso “consolati” ed irretiti con imbrogli verbali ed evidenti bugie.
    In conclusione la democrazia prevede si l’esistenza della maggioranza e della minoranza, ma esclude tassativamente che la prima sia la detentrice della verità. La garanzia di ciò, se è possibile averla, sta nel rispetto delle regole stabilite da tutti, ovvero non da maggioranze o minoranze, e la condivisione consapevole di valori universali affermatisi nella tormentata crescita dell’uomo sulla terra.
    Forse è difficile essere ottimisti. Incominciamo a considerare l’attuale maggioranza un vero e proprio paradosso. Poi occorre essere pazienti e coerenti.
    Proprio come fa il famelico B., ma in direzione diametralmente opposta!!!

    “padre” Aldo

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